Raffaella, un’assidua lettrice di The Passenger, ci regala un bel percorso attraverso Porto, una città di cui è innamorata.
Buona lettura!
Il Portogallo – nazione di confine, là dove finisce la terra e inizia l’oceano- mi ha sempre ispirato. Visitarlo è stato come ritrovare una parte di me che già conoscevo e di cui non riuscivo a ricordarmi.
Il viaggio inizia benissimo con l’aereo che in fase di atterraggio passa vicino al quartiere della Ribeira sul lungofiume: una vista spettacolare!
Il clima è mite tutto l’anno, anche grazie al benefico influsso del vicinissimo oceano: anche in peno febbraio al mezzogiorno si possono sfiorare i 20 gradi, con una notevole escursione termica rispetto alla notte. E poi il cielo assume spesso un’intensità di azzurro… che non so trovare le parole per descriverne la profondità…
All’uscita dell’aeroporto Francisco Sá Carneiro la linea E della metropolitana impiega circa 35 minuti per portare direttamente nel centro della città con un percorso quasi totalmente in superficie.
Ci sono solo biglietterie automatiche: per acquistare il pass per il centro bisogna anche aggiungere 50 centesimi per la carta andante azzurra su sui verrà caricato il titolo di viaggio. Caricare titoli di viaggio di differenti tariffe sulla medesima carta è un rischio perché si potrebbero cancellare i titoli precedenti. La carta andante è di tipo conctatless ed è quindi sufficiente avvicinarla alle macchinette per convalidare il viaggi.
La zona turistica di Porto non è molto estesa, è visitabile a piedi, tenendo però conto che le ripide salite sfiancano le gambe. La città parte dalla riva destra del fiume Douro ed è arroccata su uno sperone di roccia. Le due sponde del fiume sono collegate con lo splendido ponte Luis I, in ferro stile tour Eiffel (è stato progettato da un allievo di Eiffel) e con 2 carreggiate ad altezze differenti: in quella bassa scorre il traffico automobilistico mentre quella alta – con vista panoramica sulla città – è riservata alla metropolitana affiancata da due corsie pedonali ai lati. La passeggiata sulla carreggiata alta non è consigliata a chi soffre di vertigini: l’altezza è notevole, il ponte vibra al passaggio dei mezzi … e le folate di vento contribuiscono da dare una sensazione di instabilità….
Sull’altra riva sorge Via Nova de Gaia, meno nota di Porto ma vera culla del vino porto perché nelle sue grotte scavate nella roccia il clima a temperatura e umidità costanti è perfetto per l’invecchiamento. Si può scegliere di andare a visitare una delle tante cantine per un tour ed un assaggio. Informazioni sugli orari di apertura all’ufficio turistico sul sito:
Se siete interessati al Porto, potete pensare di organizzarvi come futura meta un viaggio la risalita del fiume Douro e il suo interno, dove crescono i vigneti e sorgono le case produttrici. Un viaggio nel silenzio e nelle quiete, particolarmente interessante in primavera quando i mandorli sono in fiore. Ma di questo itinerario parlerò forse un’altra volta…
Tornando sulla riva destra, il quartiere della Ribeira è un’esplosione di colori, con le sue case di pescatori alte, strette e ricoperte di piastrelle. Il momento migliore per vederle è al calar del sole, quando il sole si riflette sulle piastrelle e la luce assume i toni dell’arancione.
Questo è un buon luogo per mangiare. Un buon consiglio: non soffermatevi solo nei ristoranti sul lungo fiume, ma spingetevi nelle viuzze laterali strette e troverete il vero spirito di Porto in locali meno turistici.
Per risalire verso la parte alta della città si può prendere una delle ripide vie in salita o affrontare scale di gradini molto pittoresche e scalcinate o scegliere di farsi trasportare dalla funicolare dos Guindais. Un breve tragitto molto affascinante a partire dalla bassa del ponte Luis I.
Non perdetevi l’immensa parete orientale della Chiesa do Carmo, interamente ricoperta da azulejos: sembra un immenso fumetto muto di un tempo passato.
Una curiosità: a fianco della chiesa do Carmo c’è un’altra chiesa: tra loro si frappone la più piccola casa di Porto, larga circa un metro e mezzo serviva a separare i due conventi in modo che frati e suore non vivessero a contatto.
nei prossimi giorni la seconda parte…stay tuned!